Nel mondo delle tasse comunali italiane, due imposte hanno spesso fatto parlare di sé: l’ICI, che stava per Imposta Comunale sugli Immobili, e la sua successore, l’IMU, ovvero l’Imposta Municipale Propria. Recentemente, un’ordinanza della Suprema Corte di Cassazione, la n. 1933 del 18 gennaio 2024, ha gettato nuova luce su come vengono gestite le sanzioni per chi non paga o paga in modo insufficiente queste imposte. Ma cosa significa tutto ciò per il cittadino medio? Cerchiamo di capirlo insieme.
Prima di tutto, è importante capire cosa succede quando un contribuente non paga l’ICI o l’IMU. Ogni anno che passa senza il pagamento dell’imposta, il contribuente accumula una violazione. In passato, ogni violazione veniva punita separatamente, il che poteva significare un ammontare piuttosto salato in termini di sanzioni. Tuttavia, una norma specifica del Decreto Legislativo n. 472 del 1997, l’articolo 12, comma 5, introduce una sorta di “sconto” per chi ha commesso più violazioni dello stesso tipo. Questo “sconto” si chiama “cumulo giuridico”.
In sostanza, anziché sommare le sanzioni per ogni singola violazione, l’articolo 12 permette di raggrupparle in una sola, la quale può essere aumentata ma entro limiti ragionevoli (dalla metà al triplo della sanzione base). Fino a qui tutto chiaro, ma cosa succede se l’Amministrazione non applica questo cumulo?
È qui che entra in gioco la recente decisione della Cassazione che conferma i recenti pronunciamenti (Cass. n 11432 e 22477 entrambi del 2022).
L’ordinanza n. 1933 del 18 gennaio 2024 stabilisce che, se l’Amministrazione non ha applicato il cumulo delle sanzioni, spetta al giudice (specificamente l’ultimo che si occupa del caso) stabilire questa sanzione unica.
In pratica, il giudice deve fare i conti e decidere quanto deve pagare il contribuente, tenendo conto di tutte le violazioni ma applicando il principio del cumulo giuridico.
Questa decisione ha un impatto significativo. Significa che, in caso di contenzioso, non è più il contribuente a trovarsi di fronte a sanzioni separate per ogni anno di mancato pagamento. Invece, si guarda al problema nel suo complesso, cercando una soluzione più equilibrata e ragionevole.
In conclusione, l’ordinanza della Cassazione chiarisce un punto importante: in materia di sanzioni per il mancato pagamento dell’ICI/IMU, esiste un meccanismo che cerca di equilibrare la giustizia e la ragionevolezza.